Le patologie polmonari causate dai luoghi di lavoro

Le patologie polmonari causate dai luoghi di lavoro

Le patologie polmonari professionali si manifestano per esposizione a specifiche sostanze presenti sul posto di lavoro; sono dovute dunque ad agenti sensibilizzanti presenti in ambiente lavorativo (ogni agente ha un impatto differente sui polmoni, con sintomi differenti).

L’inalazione di sostanze pericolose sul posto di lavoro

L’esposizione ad agenti nocivi può provocare danni acuti di varia entità. L’inalazione occasionale di fumi metallici o polveri organiche contenenti microrganismi ed endotossine può causare febbre e intossicazione. Tali reazioni sono spesso osservate tra i lavoratori agricoli, con alcuni studi che indicano che circa un agricoltore su 10 ha avuto febbre alta a causa della polvere organica. I danni a lungo termine tra i lavoratori esposti sono ancora poco compresi.

Inalare gas tossici, vapori o miscele complesse da incidenti come esplosioni, incendi, incidenti stradali o attività militari può causare lesioni gravi all’albero tracheobronchiale e al parenchima polmonare. Questi incidenti possono avere gravi conseguenze, coinvolgendo intere popolazioni. Condizioni come la tracheobronchite tossica o la polmonite con edema polmonare sono molto pericolose e possono portare alla morte se non trattate correttamente, lasciando sopravvissuti con danni strutturali o funzionali a lungo termine, come l’asma da irritazione.

I lavoratori a rischio includono i vigili del fuoco e coloro che operano in situazioni di emergenza. Sebbene gli infortuni gravi dovuti all’inalazione non siano comuni sul posto di lavoro rispetto ad altri tipi di incidenti, devono essere evitati attraverso adeguate misure preventive da parte del datore di lavoro.

Infine, tra le patologie associate all’inalazione di sostanze pericolose, si menziona il mesotelioma, un tumore che colpisce la pleura ed è correlato all’esposizione all’amianto, un minerale precedentemente impiegato nell’edilizia.

L’asma professionale

Possiamo elencare tre tipologie di asma professionale:

  • Asma preesistente peggiorata dall’attività lavorativa.
  • Asma dovuta al contatto con agenti sensibilizzanti, come i prodotti chimici o polvere, nell’ambiente di lavoro. Riguarda circa di 10% delle situazioni di asma che subentrano in età avanzata.
  • Altro caso in cui si può verificare l’asma è la disfunzione reattiva delle vie aeree (RADS), detta anche “asma da irritanti”. E’ una forma asmatica che si manifesta in seguito ad un’esposizione dovuta ad un incidente, come ad esempio un rilascio accidentale di prodotti chimici o un incendio.

Molte sono le sostanze responsabili sul posto di lavoro, ad esempio:

  • Isocianati contenute nei prodotti di verniciatura;
  • Polvere da farina e grano;
  • Disinfettanti;
  • Polveri di legno;
  • Cloro all’interno di piscine;
  • Fumi generati da saldatura.

Aziende agricole, imprese di pulizia, fabbriche di vernici, aziende alimentari, settore sanitario (ospedali), lavori di carpenteria, attività forestali, industrie tessili, ecc., espongono al rischio di contrarre l’asma.

L’alveolite allergica

L’alveolite allergica, una condizione causata da una reazione allergica all’esposizione a determinati agenti sul luogo di lavoro, che si insidiano negli alveoli polmonari. L’esposizione prolungata a tali agenti può causare danni permanenti. Le particelle inalate, specialmente da soggetti sensibili, possono scatenare vere e proprie allergie. Le cause più comuni includono sostanze liquide dannose usate nei processi di lavorazione dei metalli, spore fungine presenti nel fieno ammuffito o nel legno e il contatto con gli uccelli.

I sintomi includono dolore toracico, disturbi respiratori e febbre, che possono comparire entro 12 ore dall’esposizione. Con il tempo, la gravità della patologia tende ad aumentare e può causare perdita di peso. È fondamentale adottare misure preventive per proteggere i lavoratori, come l’allontanamento dall’agente scatenante, migliorare la ventilazione sul luogo di lavoro e, se necessario, spostare il lavoratore in un ambiente non a rischio. Nei casi gravi, possono essere prescritti corticosteroidi per migliorare i sintomi e la funzione polmonare.

 

E’ sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia e quindi ad un medico specializzato per capire la reale causa di una patologia cronica polmonare, poichè un’indagine approfondita potrebbe evitare l’aggravarsi del problema nel tempo.



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